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Sezione di Lecce

CORSO DI AGGIORNAMENTO

PER INSEGNANTI DI SCUOLA MEDIA

Il 4 novembre 2008 è partito il corso di aggiornamento promosso dall’Associazione Nazio­nale Famiglie Adottive e Affidatarie (sezione di Lecce) e rivolto agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado, dal titolo significativo: “Star bene a scuola: si può?”.

Sono stati effettuati quattro incontri presso l’ITC “Olivetti” di Via Marugi a Lecce, dalle ore 16 alle 19. I temi trattati sono stati approfonditi da vari esperti con la seguente cadenza:

martedì 4 novembre, con Marcella Marino, assistente sociale, tema Integrazione scuola-territorio: spaccato sociale di aspetti problematici anche relativi all’adozione. Subito dopo, lo psichiatra Gianfranco Antonucci ha affrontato l’argomento La costituzione dell’identità in adolescenza e il ruolo della scuola.

Il 12 novembre, invece, all’introduzione di Mar­cella Rucco, dirigente dell’Ufficio Scola­stico Provinciale di Lecce, ha fatto seguito la relazione dello psicologo Luigi Russo su I segni del disagio: i comportamenti internalizzati.

Il 26 novembre si è svolto l’incontro con la professoressa Emilia De Rienzo sul tema Star bene a scuola si può.

Il ciclo di lezioni si è concluso il 3 dicembre con un altro incontro con lo psicologo Luigi Russo, tema: I segni del disagio: i comportamenti esternalizzati.

“Quando nel 1962 la nostra associazione – spiega Grazia Manni, presidente della sezione ANFAA di Lecce – è stata fondata, l’adozione era solo un diritto degli adulti ad avere una discendenza e l’affidamento familiare era una possibilità sconosciuta. Oggi, grazie anche al nostro impegno, sia l’adozione che l’affidamento sono diventati strumenti importanti per dare ai bambini, privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita, il diritto ad avere una famiglia. Rapportarsi con un minore adottato o affidato non deve essere solo una preoccupazione del nucleo familiare in cui arriva, ma anche di tutti gli operatori sociali e gli insegnanti con cui entra in contatto. I corsi di aggiornamento dell’ANFAA mirano proprio a fornire un valido aiuto in questo senso”.

La partecipazione al corso – gratuita – ha previsto la consegna di libri e materiale didat­tico e il rilascio finale di un attestato di frequenza.

Il corso è stato organizzato con il contributo di BCC Leverano e Bamakò.

SEZIONE DI NOVARA e Piemonte Orientale

Nel 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Assessorato all’Istruzione ed alle Politiche Educative della Provincia di Novara ed il Centro di servizio per il Volontariato della Provincia di Novara, hanno promosso, per l’anno scolastico 2008-09, la Quinta Edizione di “Facciamo La Pace”, progetto di Educazione alla Pace rivolto agli Istituti Superiori della Provincia di Novara.

L’iniziativa viene proposta agli Istituti Supe­riori per offrire la possibilità di realizzare incontri e percorsi per la diffusione della cultura di pace. Strumenti privilegiati sono gli approfondimenti, le analisi e le testimonianze messe a disposizione dagli operatori delle Associazioni di volontariato. Le proposte didattiche delle As­sociazioni che hanno collaborato al progetto hanno cercato di rispondere alle esigenze ed al ruolo della scuola nella formazione dei giovani cittadini,fornendo spunti e stimoli per successivi laboratori in classe e approfondimenti individuali.

Quattro le aree tematiche presentate:

– Educazione alle differenze e interculturalità

– Problematiche economiche e sociali del mondo globalizzato

– Educazione alla Pace e alla risoluzione non violenta dei conflitti

– Diritti umani: promozione, violazione, di­fesa.

E’ all’interno di quest’ultima tematica che si è inserita la nostra sezione con il seguente percorso:

DALLA PARTE DEI BAMBINI IL DIRITTO ALLA FAMIGLIA

“Cammina…cammina…

ho ritrovato il pozzo d’amore”

Compito fondamentale di ogni ordine e grado di scuola è l’educazione alla solidarietà sociale, in un’ottica di prevenzione del disagio. La formazione delle nuove generazioni passa anche attraverso la consapevolezza dell’importanza di vari rapporti familiari. Ecco perché “parlare di famiglia” a scuola aiuta a riconoscere i sensi autentici di maternità, paternità e filiazione. In particolare, l’esperienza dell’adozione e dell’affidamento familiare sono strettamente connesse ad un tipo di famiglia basata sulle relazioni umane che vanno a sanare situazioni personali difficili.

OBIETTIVI

– promuovere il cambiamento culturale affinché i minori vengano considerati soggetti di diritti e non oggetto dei bisogni degli adulti;

– informare per far conoscere le problematiche personali e sociali dei minori in situazione di disagio e di abbandono familiare;

– offrire momenti di riflessione su situazioni di diversità, da vivere come valore;

– discutere di adozione e affidamento familiare nel contesto scolastico.

CONTENUTI

– problematiche psicologiche di minori con difficoltà familiari;

– lettura ragionata delle disposizioni legislative riguardanti il sostegno alle famiglie in difficoltà e la disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori;

– il ruolo della scuola nella lettura e nella gestione del disagio.

METODOLOGIE

Le lezioni sono svolte da operatori esperti nel settore e che hanno vissuto direttamente esperienze di accoglienza. Attraverso l’esperienza narrata e metodologie interattive è possibile conoscere e approfondire le tematiche legate al disagio infantile e familiare e dare inoltre spazio al dibattito e al dialogo.

DESTINATARI: studenti del biennio e del triennio

STRUTTURA E DURATA: 2 incontri di due ore ciascuno

SEZIONE PROVINCIALE DI COMO

Casa mia…… Casa nostra

Sabato 24 e domenica 25 maggio 2008 presso il Liceo Classico Alessandro Volta, all’interno della Città Murata, nel centro storico di Como, si è svolta la Festa dell’Acco­glienza, che ha aperto la Campagna Affidi della città e che è stata il risultato di un lungo lavoro del Tavolo del “Coordinamento Affidi”, cui l’Anfaa, insieme ad altre Asso­ciazioni di famiglie e agli operatori dei Comuni del Distretto partecipa da alcuni anni.

Il titolo della Campagna Affidi e i divertenti “slogans” che l’hanno caratterizzata sono stati ideati ed elaborati da un socio della Sezione: “spazio aperto – interno cercasi – la porta è aperta – posto caldo offresi – spazio disponibile – abbraccio gratis”.

Ogni frase era accompagnata da un disegno spiritoso che la illustrava con personaggi tolti dal mondo animale.

Affido: una casa che accoglie, questo è stato il senso delle due giornate, che, nonostante il tempo inclemente, hanno visto una buona partecipazione sia di adulti sia di bambini, che, numerosi, si sono divertiti nelle diverse animazioni organizzate per loro, dai trampolieri del Teatro di Strada allo spettacolo teatrale “Un due tre…stella”.

La domenica 25 maggio gli operatori del Servizio Affidi del Comune di Como hanno organizzato gruppi di discussione “Per saperne di più…”, per dare maggiori informazioni sull’affido familiare, che hanno raccolto un buon numero di famiglie. Inoltre le Associazioni hanno avuto la possibilità di organizzare stands con pubblicazioni, opuscoli ed altro.

Il messaggio che, insieme a un gruppo di operatori, seriamente motivati a sostenere l’intervento dell’affidamento familiare, abbiamo mandato alla città sta producendo dei buoni risultati e ha convinto tutti noi a sostenere e a continuare il lavoro del Tavolo Affidi, che, purtroppo da alcune parti politiche, viene messo in discussione.

Negli incontri successivi alle due giornate di maggio abbiamo elaborato una proposta di Regolamento Affidi, che dovrà essere portato in Giunta a breve. Tra l’altro sono state richieste più ore per gli operatori da dedicare al Servizio Affidi. Saremo in grado più avanti di fare un quadro di quanto può costare la “prevenzione” a fronte di quanto viene a costare la “riparazione” (n. minori inseriti in comunità ecc….).

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