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Riportiamo il comunicato stampa emanato in data 5 maggio 2005 dall’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali.

 

Non si può pubblicare, senza il consenso dei genitori, la notizia che un minore è in stato di adozione. Si tratta di una violazione della normativa sulla privacy e del Codice deontologico dei giornalisti . Lo afferma Mauro Paissan, componente del Direttivo del Garante per la protezione dei dati personali, in seguito al ripetersi di alcuni casi segnalati all’Autorità dai genitori interessati.

Il problema del bilanciamento tra il diritto di cronaca e diritti dei cittadini è delicato – dice ancora il componente del Direttivo del Garante – ma va ribadita la necessità che i giornalisti rispettino con particolare rigore, quando scrivono di minori, la regola dell’essenzialità dell’informazione. Il Codice deontologico prescrive una forte tutela della personalità dei bambini, giungendo ad affermare che il diritto del minore alla riservatezza deve essere sempre cosiderato come primario rispetto al diritto di cronaca.

Quando si parla di bambino adottato, oltre alla legge sulla protezione dei dati personali, viene violata anche la normativa in materia di adozione, in particolare dove si affida ai genitori la scelta sui modi e i termini per informare il minore della sua condizione,

Mauro Paissan infine ha chiesto ai mezzi di informazione «di astenersi dal pubblicare tale tipo di notizie, anche se già diffuse da altre testate, altrimenti il Garante dovrà assumere i conseguenti provvedimenti».

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