torna all’indice del Bollettino 1-2 2014

Notizie dalle Sezioni 

SEZIONE DI CUNEO

Importanti progetti sono spesso realizzati dalle sezioni e, per la maggior parte, si possono evidenziare dalla Home Page del sito www.anfaa.it selezionando la sezione che interessa. Di particolare interesse ci è sembrato il progetto della sezione di Cuneo SOStegno. Abbiamo quindi chiesto alle responsabili della sezione di esporlo e ad alcuni “fruitori” del progetto stesso di raccontare le loro emozioni. 

Progetto di Sostegno ai Nuclei Famigliari Affidatari e Adottivi Motivazioni

I percorsi di crescita dei minori adottati o in affidamento, nel loro svolgersi temporale, attraversano inevitabilmente “crisi di passaggio” che mettono a dura prova la relazione genitori-figli. Si pensi ad esempio al periodo dell’adolescenza, in cui i ragazzi/e sentono il bisogno di ricercare le proprie radici e si contrappongono ai genitori adottivi o affidatari, com’è tipico di tale età, nel tentativo di trovare la propria strada. Tale processo di individuazione rischia di essere dirompente per la relazione genitori-figli, in quanto spesso i ragazzi/e giungono, nella dinamica oppositiva, a “misconoscere” la figura e il ruolo dei genitori affidatari / adottivi, creando uno stress notevole nei rapporti e privandosi di quell’appoggio necessario per “slanciarsi nel mondo”.

I genitori adottivi o affidatari hanno talvolta bisogno di essere “sollevati” e sostenuti nella quotidianità, per andare oltre a tali provocazioni adolescenziali e per continuare a svolgere il loro fondamentale ruolo, con la flessibilità necessaria in tale fase di età.

I figli hanno bisogno di figure terze che li aiutino a riconoscere la relazione con i genitori e a integrare la propria spinta all’autonomia con un senso di appartenenza al legame, necessario per slanciarsi in progettualità future. In generale, nelle situazioni di tensione famigliare, ognuno ha bisogno, di tanto in tanto, di spazi personali per vivere la propria quotidianità e per vedere con una più “giusta distanza” la propria situazione ed i propri vissuti.

 

Attività

Da questa premessa, nasce la proposta di offrire un percorso di sostegno rivolto all’intero nucleo famigliare affidatario o adottivo, nel rispetto di tutti i vissuti e di tutte le individualità coinvolte. Porsi in ascolto e in aiuto della famiglia ha come obiettivo la valorizzazione degli elementi positivi presenti e lo sviluppo di risorse relazionali che, pur in situazione di disagio, possono esser riattivate e potenziate.

Nel dettaglio si prevedono i seguenti interventi:

  1. Momenti settimanali di sollievo attraverso interventi educativi continuativi rivolti al singolo/a figlio/a, con una frequenza settimanale o bi-settimanale. Tali momenti sono condotti da un Educatore Professionale esperto nella relazione con adolescenti e giovani, e di volta in volta verranno strutturati sotto forma di affiancamento individuale o di piccolo gruppo (max 3/4 ragazzi/e omogenei per età). Si ipotizzano le seguenti attività, suddivise in base alle diverse fasce d’età:
  2. per i figli frequentanti la Scuola Primaria e la Scuola Media, l’Educatore li aiuterà nello svolgimento dei compiti e nello studio, in modo da “sollevare” il genitore normalmente preposto al monitoraggio dello studio e di conseguenza la relazione con il figlio/a;
  3. per i figli frequentanti le Scuole Superiori, l’Edu­ca­tore favorirà la loro partecipazione ad attività ludiche, ricreative o sportive, sia accompagnandoli di persona, sia favorendo il loro inserimento presso gruppi già attivi presenti sul territorio.
  4. Incontri di gestione e mediazione dei conflitti fra genitori e figlio/a, finalizzati alla comprensione dei reciproci vissuti e al riconoscimento relazionale dell’altro. Prima di giungere ad un eventuale incontro di mediazione, si intende offrire un breve percorso di ascolto e di rielaborazione rivolto alla coppia genitoriale (a cura del Counsellor) ed al figlio/a (a cura dell’Educatore) che permetta loro di sfogarsi, di fare chiarezza sui propri vissuti, responsabilità e direzionalità (passi che si desidera/può fare) nella situazione di tensione venutasi a creare. Solo successivamente a tale percorso di accompagnamento alla gestione del conflitto (della durata indicativa di 3 o 4 colloqui), sarà possibile proporre ai genitori ed al figlio/a coinvolto, un incontro di mediazione con la facilitazione del Counsellor e dell’Educatore che li hanno rispettivamente seguiti e la mediazione di una figura terza, garante che le “parti” possano parlarsi, ascoltarsi e comprendersi.
  5. Gruppo di sostegno a fratelli di figli adottati/ affidatari
  6. Gruppo di sostegno a figli adottivi/affidatari in età adolescenziale. Da attivare eventualmente in seguito a gruppo di gestione tempo libero e alla costruzione di un rapporto di fiducia fra famiglia e operatori del progetto.

Di seguito la testimonianza di una famiglia che ha fruito del progetto: 

Siamo genitori di un figlio naturale adolescente e di un figlio adottivo di 11 anni.

Si parla molto dell’incontro, dell’accoglienza di un figlio che spesso si immagina, ancora prima di intraprendere il percorso adottivo, e poi… Cosa succede dopo? I nostri figli sono cresciuti, ma come sono cresciuti? Come affrontano il mondo? Quali strumenti stiamo dando loro, oltre al nostro amore, per affrontare una società che è fatta di differenze e talvolta di discriminazioni? Da qui è scaturita l’esigenza di partecipare a un percorso di sostegno rivolto all’intero nucleo famigliare, proposto dall’ANFAA.

Abbiamo quindi seguito, come coppia genitoriale, un percorso di 4 colloqui con Enrico Santero, counsellor ed educatore, che ci ha aiutato a fare chiarezza su molti dubbi e interpretazioni del nostro modello educativo. Riflettere su come abbiamo vissuto e stiamo vivendo la nostra esperienza adottiva, il confronto e la condivisione con un esperto è stata preziosissima. Essere anche genitori di un figlio adolescente che continuamente ci obbliga a introspezioni e parallelismi molto spesso sbagliate spesso ci mette in crisi.

Abbiamo riflettuto sul fatto che noi e i nostri figli siamo diversi, viviamo tempi storici diversi ed abbiamo di conseguenza, riferimenti molto diversi. Le nostre sicurezze non sono uguali e questo a volte ci ferisce perché fa sentire i nostri valori incredibilmente vecchi e superati. E ci fa sentire troppo distanti. Abbiamo capito che è giusto così: anche noi abbiamo dovuto rifiutare i modelli educativi dei nostri genitori per costruire i nostri.. Loro dovranno fare la stessa cosa. Con una fatica in più per i figli adottivi.

Abbiamo sicuramente imparato a rapportarci meglio con i nostri figli e siamo riusciti a chiarire alcune nostre sensazioni, emozioni e pensieri.

Il nostro figlio più piccolo ha invece usufruito, con una frequenza settimanale, di incontri in piccolo gruppo (4 ragazzi omogenei per età) condotti da Valentina Fida, educatrice professionale esperta nella relazione con ragazzi e adolescenti.

Siamo stati molto soddisfatti del suo entusiasmo, della voglia di partecipare e della maturazione che ha dimostrato nel seguire il percorso di riflessione attraverso momenti di gioco, passeggiate, uscite e recitazione.

Ringraziamo l’ANFAA per averci offerto questi spazi dove abbiamo potuto “raccontarci” sapendo di essere ascoltati e capiti.

Paola e Paolo

 

Non poteva mancare la testimonianza dei giovani ai quali è stato chiesto:

“Che cosa rappresenta per te il nostro appuntamento della settimana?” 

Per me incontrarmi in questo gruppo è: divertirmi, conoscersi meglio, fare nuove amicizie; con Valentina ho imparato a rispettare di più gli altri. Lei è molto gentile, altruista, generosa e vorrei dirle grazie!

Angel

Quando sono nel gruppo a volge sto un po’ in silenzio e guardo gli altri ragazzi, altre volte gioco con il gruppo. Il venerdì invece riesco ad aprirmi di più perché ci siamo solo io e Valentina. Mi sono resa conto che con il passare del tempo riesco a parlare di più con i ragazzi della mia età. Sono molto contenta!

Claudia

Per me l’incontro con Valentina è:

1 – Incontrare nuove amicizie

2 – giocare tutti insieme e creare cose nuove

3 – liberare i propri sentimenti con lo svago dopo la scuola

4 – ricordarsi che l’amicizia è unica.

Kanchana

Prima di tutto vorrei straringraziare Valentina e l’Anfaa. Per me stare insieme è conoscersi, stare con gli altri, condividere i sentimenti, imparare cose nuove, fare attenzione ai pericoli, fidarsi gli uni degli altri, fare amicizia, fare avventure, tutto. Da Andrej un grosso bacio a Valentina.

Andrej

Sfogo, Crescita, Aiuto,Gioco, Felicità, Libertà di sfogarsi.

Manisha

Il luogo di incontro è per me un luogo importante perché parliamo liberamente di quello che vogliamo.

Olga