L’auto-mutuo-aiuto, come risorsa  per le famiglie affidatarie e adottive, è uno strumento consolidato nella nostra prassi operativa da ormai 15 anni.

Il confronto, l’ascolto reciproco, lo scambio di esperienze comuni, il clima accogliente e non giudicante che si crea in gruppo, l’appoggio psicologico e i consigli di chi ha già vissuto certe tappe con i propri figli, sono solo alcuni dei positivi risultati di cui molte famiglie adottive e affidatarie, nonché single, hanno potuto godere in questi anni.

Aprire le porte della propria famiglia, mettersi in gioco come padri e madri, inventare nuove relazioni tra figli biologici e figli accolti, entrare nelle profondità di ragazzi feriti e sofferenti regalando loro ulteriori possibilità di crescita e di auto-stima, non è un percorso né facile né scontato per nessuno. Importanti ed essenziali sono gli apporti degli operatori dell’Equipe Affidi e dell’Equipe Adozioni (psicologi e assistenti sociali), ma altresì indispensabili, si sono rivelati in questi anni, l’aiuto e il sostegno che le famiglie impegnate su percorsi di accoglienza, riescono a regalarsi l’un l’altra.

Dal mese di ottobre 2004 ad oggi,  abbiamo, grazie ad un contributo su progetto già stanziato dalla Fondazione CRT, sperimentato una nuova formula di accompagnamento psicologico. L’intervento attento e qualificato della  dott.ssa Borgetti, psicologa e psicoterapeuta specializzata nella conduzione di gruppo, ha permesso ai nostri due gruppi di auto-mutuo-aiuto di consolidarsi ulteriormente e godere di una profondità di analisi non indifferente.

I 25 genitori affidatari e adottivi che partecipano mensilmente ai due gruppi hanno dimostrato fedeltà nella partecipazione e ampia soddisfazione per i risultati ottenuti, tanto da richiedere con insistenza che l’esperienza vissuta in questi anni possa continuare anche nel futuro.Infatti, il “passa-parola” positivo di quest’anno ha già messo in moto nuove richieste di famiglie.Il percorso è stato inoltre riconosciuto ufficialmente nella sua validità dall’Equipe Affidi dell’ASL 1 di Cuneo che lo ha inserito nel modulo di formazione per le coppie che intendono offrire la loro disponibilità per l’affidamento e l’affiancamento familiare. (qui l’elenco dei prossimi appuntamenti).