autore: Valeria Moschese
editore: l'Erudita
anno: 2018
tratta di: Clara e Mauro, con i loro due figli, accolgono un bambino in affidamento, il cui arrivo impone una nuova armonia e inaspettati sviluppi nella crescita di piccoli e grandi, chiedendo di rivedere spazi, abitudini e sicurezze acquisite, nel continuo confronto con la misura temporanea dell’affido. Con il passare del tempo Maicol mostra la volontà di mettere le radici e intrecciare la propria storia con la famiglia affidataria, a cui si lega con tenero amore. Al contempo il suo porsi spontaneo negli affetti induce tutti a un diverso modo di guardare al tema dell’accoglienza e del vivere insieme. L’interrompersi del tempo destinato all’affido muterà bruscamente gli equilibri raggiunti e chiederà a tutti di far i conti con un’inspiegabile chiusura al naturale proseguimento dell’amore che lega i protagonisti della storia. Con uno stile semplice e mimetico della realtà, Valeria Moschese ci fa entrare nell’intima e complicata quotidianità di una famiglia.
commento di Anfaa: Con uno stile semplice e mimetico della realtà, Valeria Moschese con questo romanzo ci fa entrare nell’intima e complicata quotidianità di una famiglia affidataria: “L’ho scritto – lei spiega- spinta dal desiderio che la storia fosse eco di molte altre, che in essa trovino punti in comune e rispecchiamenti. Inoltre desideravo esplorare complessità e ricchezze del tema dell’affidamento familiare, dando voce ai racconti ad esso ispirati. Ho provato altresì a tratteggiare il mondo degli affetti che lega i fratelli, i quali, concretamente, giorno dopo giorno fanno posto ai nuovi arrivati. Infine ho cercato di esprimere i sentimenti di chi nella famiglia affidataria arriva d’improvviso, e con essa avvia nel tempo legami e tenero amore.
consigliato a: famiglie, famiglie affidatarie, educatori
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