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MAI PIU’ SOLE: LE ESIGENZE E I DIRITTI DELLE GESTANTI E MADRI CON GRAVI DIFFICOLTÀ PERSONALI E FAMILIARI E DEI LORO NATI.

LA PREVENZIONE DEGLI ABBANDONI E DEGLI INFANTICIDI

Roma, 11 ottobre 2011, ore 9,30-16

Palazzo Marini, Camera dei Deputati (Buffet in sede)

Promotori: Associazione promozione sociale, Prospettive assistenziali e Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie

Patrocini richiesti: Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma

Presentazione

Ci sono gestanti che vivono situazioni di grave emarginazione, sovente giovani o giovanissime, che necessitano prima, durante e dopo il parto di interventi non solo sanitari, a livello consultoriale o ospedaliero, ma anche socio-assistenziali: esse possono trovarsi in gravi emergenze (ad esempio, perdita o mancanza del lavoro e/o della casa e/o di reddito sufficiente per vivere) e avere bisogno di accoglienza (in comunità, presso famiglie, in appartamenti protetti) o di sussidi economici.

Molte di loro decidono di riconoscere il loro nato, di prendersene cura anche rivolgendosi ai servizi socio- assistenziali del proprio territorio per chiedere i sostegni di cui necessitano, ma non sempre li ottengono, in particolare quelle extracomunitarie senza permesso di soggiorno.

Ci sono poi anche altre donne che sono invece incerte, non sanno che cosa fare del bambino che nascerà, se riconoscerlo o meno, oppure hanno già deciso di non riconoscerlo, avvalendosi del diritto alla segretezza del parto: in questi casi, anche in base alle esperienze finora realizzate (v. al riguardo anche la sintesi del convegno “Il diritto di tutti i bambini fin dalla nascita alla famiglia e la prevenzione dell’abbandono”, tenutosi a Torino il 21 ottobre 2005, pubblicata sul n. 153 bis, 2006 di Prospettive assistenziali) occorre dare alla gestante la possibilità anticipata di riflettere, di verificarsi e di decidere con serenità ed autonomia, fornendo le informazioni necessarie sugli aiuti cui ha diritto sia se provvede a riconoscere il proprio nato, sia se decide di partorire in anonimato.

La riservatezza è un elemento fondamentale da tutelare per garantire la vita del nascituro e per rassicurare le donne interessate sul loro effettivo diritto alla segretezza del parto.

Come affrontare e dare soluzioni positive a queste emergenze?

Nel corso del convegno verranno approfondite queste tematiche:

– la legislazione vigente in materia di gestanti e madri con gravi difficoltà personali e familiari e dei loro nati;

– le esigenze affettive dei bambini e gli interventi necessari per assicurare consapevoli riconoscimenti e non riconoscimenti;

– il sostegno psico-sociale alle partorienti in gravi difficoltà e la collaborazione dei servizi territoriali con quelli ospedalieri;

– le scelte delle istituzioni per garantire idonei interventi alle gestanti, alle madri e ai loro nati ed il rispetto del diritto alla segretezza del parto.

Segnaliamo che sono attualmente in discussione presso la Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati le proposte di legge: n. 1266 del Consiglio regionale del Piemonte, n. 3303 dell’On. Domenico Lucà ed altri, nonché l’articolo 18 della n. 1353 presentata dall’On. Livia Turco. Le suddette iniziative recepiscono la Raccomandazione contenuta nel 2° Rapporto supplementare alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, pubblicato nel novembre 2009, in cui il Gruppo di lavoro, costituito da oltre novanta organizzazioni e coordinato da Save the Children Italia, ha sollecitato il Parlamento ad «approvare una legge che, in attuazione dell’articolo 8 comma 5 della legge 328/2000, preveda la realizzazione da parte delle Regioni di almeno uno o più servizi altamente specializzati, gestiti dagli enti gestori delle prestazioni socio-assistenziali in grado di fornire alla gestanti, indipendentemente dalla loro residenza anagrafica e cittadinanza, le prestazioni necessarie e i supporti perché possano assumere consapevolmente e libere da condizionamenti sociali e/o familiari le decisioni circa il riconoscimento o il non riconoscimento dei loro nati».

Segreteria organizzativa:

Anfaa, via Artisti 36, 10124 Torino, tel. 011/812.23.27, e-mail segreteria@anfaa.it

La partecipazione è gratuita, ma è indispensabile telefonare (ore 9-12) o inviare una e-mail alla segreteria per la prenotazione obbligatoria. Verrà comunicato il codice di iscrizione, necessario per l’accesso al convegno. Le iscrizioni si ricevono nei limiti della capienza della sala.

Cfr. la nota giuridica sui diritti delle gestanti e dei loro nati.

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