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Riportiamo la sintesi dell’attività svolta dall’Anfaa a livello nazionale nel periodo aprile 2010-marzo 2011:

“A fronte di una situazione a livello istituzionale decisamente preoccupante, l’Anfaa lo scorso anno ha dovuto intervenire più volte a livello nazionale nei confronti di Parlamento e Governo (1):

– nei confronti del Parlamento

Sono state assunte numerose iniziative dirette a scongiurare l’ approvazione delle proposte di legge in materia di accesso dell’adottato alle informazioni sulla propria origine e sull’identità dei genitori biologici:, attualmente in discussione presso la Commissione Giustizia della Camera..

Dopo due audizioni (a quella del 15 aprile 2010 è stata ascoltata anche l’Anfaa: le nostre valutazioni critiche sono state esposte nell’articolo “Allarmanti proposte di modifica dell’adozione in discussione alla camera dei deputati”, pubblicato su Prospettive assistenziali n. 170), è stata sospesa la discussione, essendo la Commissione impegnata su altre tematiche. Resta comunque forte la preoccupazione sulla possibile ripresa del dibattito parlamentare, che continuiamo a seguire, anche argomentando, attraverso i mezzi di informazione e sulla rete (v. ad es. facebook) i motivi della nostra posizione, nei confronti di quanti invece si battono per l’approvazione di queste norme.

L’Anfaa insieme alle altre organizzazioni aderenti al CSA si è attivata per sollecitare la discussione della proposta di legge n. 3303 presentata dall’on. Lucà “Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e della madri volti a garantire il segreto del parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati” e di quella d’iniziativa del Consiglio Regionale del Piemonte, la n. 1226 sullo stesso tema. L’associazione è stata ascoltata il 10 novembre scorso dalla Commissione Affari Sociali della Camera, nell’ambito di una indagine conoscitiva (testo dell’audizione reperibile sul sito www.anfaa.it).

Su questo tema sarà organizzato – insieme all’ Associazione Promozione Sociale – un convegno a Roma nel prossimo autunno, anche per contrastare la creazione di culle termiche presso ospedali in diverse località, promossa da varie organizzazioni.

Dovranno essere anche attivate iniziative per scongiurare l’approvazione del disegno di legge n. 3915 “Delega al Governo per la revisione della normativa in materia di filiazione” nella parte relativa alla modifica degli attuali presupposti per la dichiarazione dello stato di adottabilità (v. l’articolo “Aspetti positivi e negativi del disegno di legge del Governo sulla filiazione”pubblicato sul n. 173 di Prospettive assistenziali);

– nei confronti del governo

Attraverso comunicati, lettere ed altri interventi è stata richiamata la necessità di un effettivo impegno da parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali per sostenere le adozioni “ difficili”: come sappiamo, l’art. 6, comma 8, della legge n. 184/83, così come modificato dalla legge n. 149/01, dispone che «Nel caso di adozione dei minori di età superiore ai dodici anni o con handicap accertato ai sensi dell’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, lo Stato, le Regioni e gli Enti locali possono intervenire, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci, con specifiche misure di carattere economico, eventualmente anche mediante misure di sostegno alla formazione e all’inserimento sociale, fino all’età di 18 anni degli adottati».Purtroppo questa legge non ha obbligato le istituzioni a fornire gli aiuti previsti in quanto tutto è subordinato ai «limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci». Solo la Regione Piemonte ha deliberato, finora, in merito. Si segnala al riguardo la lettera aperta distribuita in occasione della Conferenza nazionale sulla famiglia del novembre scorso cui l’Anfaa è inoltre intervenuta con tre comunicazioni durante i lavori del gruppo sull’affidamento e l’adozione. (Il testo di queste comunicazioni sono reperibili sul sito www.anfaa.it)

Si è preso di posizione contro il Progetto “Un’alternativa all’aborto: l’adozione” siglato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e affidato per la sua realizzazione al Consorzio “Preferire la vita” costituito dall’Associazione Giovanni XXIII, dall’As­sociazione Amici dei bambini e dal Movimento per la vita (le motivazioni del nostro dissenso sono pubblicate nel Notiziario Anfaa su Prospettive Assistenziali. n. 173/2011 e riportate in questo numero del Bollettino).

Sono proseguite le prese di posizione contro l’adozione “mite”. che rischia di sottrarre i figli alle famiglie in gravi difficoltà, svilisce il ruolo dell’adozione legittimante e rischia di compromettere la sviluppo dell’affidamento familiare.

L’Anfaa inoltre è intervenuta più volte con comunicati e interventi a convegni ed incontri, in merito alla necessità di tutelare la continuità affettiva dei minori affidati dichiarati adottabili (v. comunicato su Petizione proposta dall’associazione “La Gab­bianella e gli altri animali” pubblicato a pag. 11 del n. 1-2/2010 di questo Bollettino, lettera delle associazioni e gruppi di Torino, ecc…)

Su questo tema, segnaliamo anche l’importante Sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, commentata da Pier Giorgio Gosso nell’articolo “Corte europea dei diritti dell’uomo: l’’adozione di minori in affidamento familiare e la continuità degli affetti” pubblicato in Prospettive Assistenziali n. 172.

Nel settore dei mass-media frequenti sono state le prese di posizione e gli interventi per richiamare gli stessi ad una informazione veritiera e rispettosa dei diritti dei minori.

I rapporti con le altre organizzazioni operanti nel settore minorile (sia in campo nazionale che internazionale) sono stati molteplici: in particolare segnaliamo la collaborazione con il CSA (Coor­dinamento Sanità Assistenza fra i movimenti di base di Torino, cui l’Anfaa aderisce, ampiamente documentata su Prospettive Assistenziali, per raccolta di firme – e le iniziative correlate (presidi, audizioni , ecc…) – sulla petizione che chiede la messa a disposizione delle risorse necessarie a garantire

– il diritto alle cure sanitarie degli anziani malati cronici non autosufficienti e dei malati di Alzheimer e/o altre demenze; – il diritto alla continuità terapeutica per i malati psichiatrici gravi, – il “durante e dopo di noi” alle persone con handicap intellettivo, – il sostegno degli affidamenti familiari e delle adozioni di minori difficili; – il minimo vitale per la parte più indigente della popolazione.

Da segnalare anche il ricorso al Tar presentato dall’Anfaa insieme a Utim, Aps e Ulces in merito ai tagli alla spesa sociale deliberati dal Consorzio del Chierese e dalla Regione Piemonte, che si è positivamente concluso: non solo il TAR ha bloccato l’esecutività della delibera, ma il Consorzio ha approvato una nuova delibera che, di fatto, annulla quella impugnata.

In collaborazione con la Fondazione Promozione sociale, sono risultate importanti le iniziative as­sunte per promuovere una cultura dei diritti delle persone che non sono in grado di difendersi anche utilizzando modalità di comunicazione nuovi quali ad esempio la proiezione cinemato­grafica.

In campo internazionale si segnala la collaborazione prestata per la presentazione in vari incontri del 2° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, curato dal Gruppo CRC, coordinato da Save the children e sottoscritto da 73 organizzazioni operanti nel settore (la versione integrale è scaricabile dal link www.savethechildren.it/pubblicazioni).

L’Anfaa partecipa regolarmente al tavolo di lavoro del CNSA, il Coordinamento Nazionale dei Servizi Affidi degli Enti locali (cui aderiscono una sessantina di organismi) che da alcuni anni ha avviato un tavolo di confronto su alcune tematiche specifiche, preventivamente concordate, inerenti l’affidamento familiare con le Associazioni più rappresentative operanti nel nostro Paese in questo settore.

Da segnalare che le Associazioni e le Reti nazionali e regionali di famiglie affidatarie che partecipano al tavolo di confronto col CNSA, si sono riunite nel luglio 2010 e hanno deciso di costituire un tavolo permanente di confronto, che ha elaborato il documento “Dieci punti per rilanciare l’affidamento”, su cui i firmatari hanno chiesto alle istituzioni competenti ed alla società civile di concentrare l’impegno dei prossimi anni. Questo documento è stato distribuito durante la Conferenza nazionale sulla famiglia del novembre scorso (ved. nella Home Page del sito www.anfaa.it; i testi presentati dall’Anfaa a tutti i gruppi di lavoro). Nel corso dell’assemblea nazionale del CNSA tenutasi a Roma il 4 marzo scorso è stato presentato il secondo documento “Il sistema di welfare: tra tagli e assenza di Liveas”.

Nell’ultimo anno si sono avuti incontri con la Cabina di regìa (2) che sta monitorando il Progetto nazionale di promozione dell’affidamento familiare, progetto che si propone di “conoscere e valorizzare l’esistente, attraverso la realizzazione di una mappatura nazionale delle realtà operanti per l’affido, di eventi di formazione, di pubblicazioni di esperienze, contenuti ed orientamenti, che possano rappresentare un riferimento culturale ed operativo di livello nazionale rispetto ai temi trattati”. La Cabina di regìa ha organizzato nel corso del 2009-2010 quattro Seminari, che hanno affrontato ed approfondito aspetti specifici dell’affidamento a Roma, Genova e Catania – in cui è intervenuta anche l’Anfaa – e a Potenza e ora sta predisponendo delle Linee Guida sull’affidamento, su cui si è impegnata a consultare anche i rappresentanti del Tavolo permanente sull’affidamento.

Sul sito www.affido.ifnet.it sono stati inseriti anche i riferimenti dei gruppi e associazioni operanti sull’affido.

Riguardo ai rapporti con la scuola va segnalata l’adesione dell’Anfaa al protocollo promosso dal MIUR (sostanzialmente analogo al precedente) sulla prevenzione del bullismo e la presentazione al Ministero di un progetto, presentato dalla scuola media Meucci di Torino, dove insegna Costanza Saccoccio. E’ stata anche presentata a Torino al Sovraintendente una proposta di protocollo d’intesa sull’inserimento dei minori adottati e affidati, di prossima emanazione.

Inoltre le sezioni ANFAA sono particolarmente impegnate – ognuna sul proprio territorio – a presentare progetti, corsi di formazione per insegnanti e percorsi didattici mirati per offrire alla scuola un’opportunità di crescita su argomenti delicati come quelli dell’adozione e dell’affido. Nel nostro sito: www.anfaa.it/scuola_e_adozione.html si trovano interessanti approfondimenti.

(1ª parte. Nel prossimo numero del Bollettino riporteremo l’attività dei Gruppi sulla Comunica­zione e sulla Scuola).

(1) L’attività svolta a livello nazionale dall’Associazione è regolarmente documentata attraverso periodiche segnalazioni ai consiglieri e alle sezioni, attraverso il Bollettino ANFAA e la rivista Prospettive Assistenziali.

(2) La Cabina di regia istituita a livello ministeriale è composta da rappresentanti di : Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali , Dipartimento per le politiche della famiglia, Coordinamento Nazionale Servizi Affidi (CNSA), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, UPI, ANCI, Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza e dal Comune di Genova.

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