torna all’indice del Bollettino 2/2011

“Mentre stai dormendo (lettera a mia figlia sull’adozione)” di Fabio Selini *

ediz. Bradipo Libri

Commento a cura di Giuse, mamma adottiva

Durante gli incontri della nostra associazione, nei colloqui con i genitori, nelle domande fatte dai nostri figli, nelle provocazioni, alla ricerca di verità e della propria storia, le protagoniste sono quasi sempre le mamme. Si dice che le donne più facilmente si raccontano, mettono in gioco le loro emozioni, accettano di condividere gioie e difficoltà.

In questo libro esce allo scoperto un padre, che si rivolge alla sua piccola bambina, mentre la vede addormentarsi, raccontandole ancora una volta la bellezza della loro storia insieme.

È un racconto ricchissimo di emozioni e di sentimenti, una piccola grande storia d’amore, dove i genitori adottivi possono ritrovarsi, ognuno con la propria personalissima storia, ma tutti nella condivisione di una scelta sofferta e caparbiamente seguita.

Alcune riflessioni di papà Fabio mi hanno colpita più di altre, e prima di tutto quando definisce la scelta di diventare genitori di un figlio nato da altri come la più ricca possibile, in cui c’è posto per tanto, ma non per la banalità e la superficialità.

D’altra parte, sono storie di gente normale, non di super-eroi, o persone straordinarie, dove l’ansia dell’attesa darà il posto alla gioia di incontrarsi e formare finalmente una famiglia. Papà Fabio dice che la sua bambina ha portato il bene nella casa: come dire che l’adozione è una storia di generosità reciproca, che salva un bambino ma permette ad un uomo e ad una donna di diven­-tare genitori. Genitori e basta, senza aggettivi aggiunti.

La famiglia si costruisce giorno per giorno,imparando a conoscersi, accogliendo e dando spazio al passato, anche se può essere attraversato da ricordi dolorosi. La certezza è che riconoscere e condividere il dolore aiuta a superarlo, a diventare più forti.

Il passato è narrabile, senza essere giudicato, dentro un presente in cui ci sono due persone che aiutano a “ricostruire”, aggiungendo amore, per un tempo che deve ancora venire.

Papà Fabio, continua a ripetere alla sua bimba, anche mentre è immersa nel sonno, che le vuole bene.

Certo, come i bambini, anche i genitori a volte hanno paura, si sentono soli, inadeguati: “è impossibile dare per scontato l’amore”. Lui usa un paragone bellissimo, quando li definisce come dei trapezisti, in attesa nel vuoto, pronti a scendere quando qualcuno, con un abbraccio e un sorriso, accetta di essere accolto e di fidarsi di loro.

Personalmente, credo di sapere di che cosa stiamo parlando: le mie emozioni sono spesso ferme ad un giorno lontano di 23 anni fa, quando nostro figlio, piccolissimo, entrò nella nostra famiglia, a cambiarla, ad arricchirla nel corso del tempo, a completarla.

Niente è più stato come prima, si potrebbe dire, ma nessuna altra emozione è mai più stata così forte, e così profonda.

Alla fine, si tratta di “riempire una stanza, che prima era una scatola vuota , con mura che non contenevano niente se non l’aria che entrava dalla finestra e il desiderio di riempirla di te”.

Questa è un’immagine bellissima che papà Fabio regala a tutte quelle donne e a quegli uomini che hanno deciso di condividere l’avventura della propria vita con un bambino o una bambina “nati dal loro cuore”.

* Fabio Selini abita in provincia di Bergamo. Nato nel 1971, è sposato da oltre 12 anni e padre di Daria. Lavora in una grande struttura per anziani come coordinatore del servizio animazione; è anche docente presso un Centro di formazione professionale. Scrive per diletto e per passione, ha pubblicato due thriller, un romanzo e una fiaba dedicati all’adozione, una fiaba illustrata e un libro documento dal tema sportivo. Attualmente, insieme alla sua famiglia, attende l’incontro con il suo secondo figlio… che viene da lontano.

torna all’indice del Bollettino 2/2011