TESTIMONIANZA a cura di Emilia Pistoia
Ho conosciuto Maria Grazia qualche anno fa. Era venuta a raccontarmi la sua storia personale di “nata dal cuore” anzi, di “rinata nel cuore dei suoi genitori” e con la voce del cuore e la luce negli occhi mi ha trasmesso i sentimenti di gioia profonda oltre di grande gratitudine per essere stata accolta in adozione, lei bimba piccolissima, dopo il non riconoscimento da parte della donna che l’aveva partorita.
Ormai donna e felicemente spostata restava però alla vita di coppia un unico neo: l’impossibilità di avere figli in modo naturale. L’intraprendere la strada dell’adozione ha fatto pertanto anche riemergere dentro di sé le emozioni e le gioie vissute nella sua famiglia, con una mamma ed un papà che l’hanno accompagnata fino alla sua nuova vita con il marito Sante.
Trascrivo la lettera che Maria Grazia mi ha scritto qualche tempo fa per condividerla con tutti voi che ci leggete:
Carissima Emilia,
da tempo desideravo scriverLe e ancor di più da quando sono diventata mamma! Sì, la gioia più grande, il nostro desiderio d’amore più profondo è diventato una meravigliosa realtà: TUGULDUR, nostro figlio!
Abbiamo dato mandato all’Ente nel 2007 (l’ente è stato ed è straordinario in tutte le fasi del nostro cammino d’amore!) e dopo un po’ ci è stato comunicato il Paese di destinazione: MONGOLIA! Prepariamo subito i documenti e viaaaaa… sono in Mongolia! …e speri di volare subito da tuo figlio, di cui ne senti forte il battito nel tuo cuore!Tuo figlio che culli in ogni momento della giornata, a cui parli costantemente per fargli sentire tutto il tuo amore e che presto sarai da lui, che non sarà più solo! Durante quell’anno, sono entrata in ruolo in Calabria, dove avevo fatto il concorso per l’insegnamento, così mio marito a Bergamo ed io a Catanzaro, ma viaggiavo da casa nostra in provincia di Cosenza… mi sciroppavo 300Km al giorno, in macchina… ma nel cuore avevo solo mio figlio e mio marito. Tutti e tre… un solo amore!… e tutto si fa! A giugno del 2008 anche mio marito viene trasferito in Calabria, così finalmente possiamo sognare insieme nella nostra casa, il nostro nido per il nostro tesoro! …e a giugno 2009… LA TELEFONATAAAAAA!!! Se penso a come nel corso dei mesi che passavano, col cuore a mille, guardavo continuamente il telefono, costantemente acceso anche di notte (ma poteva mai arrivare una telefonata la notte?!), il giorno in cui è arrivata la tanto attesa telefonata non riuscivo neanche a credere fosse vero!
Di corsa in sede e… due angeli ci hanno raccontato la storia più bella mai ascoltata prima, poi la melodia più dolce: il nome di nostro figlio e mentre lo guardi negli occhi, riconosci la voce del suo cuore che da sempre parlava nei nostri, in ogni battito, l’amore trabocca, non lo contieni, lo stupore di fronte a quella meraviglia d’amore è immenso! siamo diventati mamma e papà di TUGULDUR, nostro figlio!
Una sola domanda: quando partiamo? … ci vorrà il 23 settembre! Così spicchiamo il volo verso Ulaanbaatar! il 28 settembre 2009, siamo uno tra le braccia dell’altro, uno nel cuore dell’altro, un amore immenso ed unico, la rinascita di nostro figlio e nostra con lui! Il miracolo d’amore più grande si compie ed è solo gioia immensa! Il 20 ottobre, siamo a casa nostra! Tutto con Nostro figlio e per nostro figlio è un universo d’amore infinito!
Le ho sintetizzato circa due anni, in poche righe scritte di getto; avrei voluto scriverLe prima, ma solo ora riprendo i contatti via mail (su facebook ho un contatto, ma non scrivo) e sono felicissima di risentirLa. L’ho sempre avuta teneramente tra i miei pensieri e nel mio cuore, e non smetterò mai di ringraziarLa per il sostegno e l’affetto che mi (ci) ha donato in uno dei momenti più delicati e belli della nostra vita!
L’abbracciamo forte, sperando di poterci incontrare ancora; se dovesse fare un “salto” in Calabria, ce lo faccia sapere, sarebbe proprio bello poterLa rivedere! Con affetto Maria Grazia, Tuguldur e Sante.”
In una comunicazione successiva Maria Grazia dice:
“se possibile vorrei aggiungere anche una cosa che mi sembra importante anzi per me è stato un altro dono insieme a mio figlio: l’amicizia profonda nata con le altre famiglie ed in specialmodo con alcune…”
Le emozioni che accompagnano il percorso adottivo: le paure del “prima”, le tensioni dell’attesa, la gioia traboccante dell’incontro ed il cammino d’amore quando finalmente si è TUTTI INSIEME nel quotidiano cammino di genitori e figli, sono molteplici ed in alcuni momenti così intense da risultare traboccanti. Non posso che essere d’accordo con Maria Grazia quando parla di “dono” in relazione all’amicizia con altre famiglie che hanno avuto lo stesso vissuto. Per questo non posso che sottolineare l’importanza degli incontri di gruppo che vengono predisposti – con varie modalità – nelle nostre sezioni: la condivisione dei momenti più faticosi o più felici è certamente di supporto e di aiuto in tutto il percorso adottivo e se poi nasce anche l’amicizia…ben venga.