torna all’indice del Bollettino 02-03/2006 – Aprile / Settembre 2006

Riportiamo il comunicato stampa emanato il 12 settembre u.s. dall’Anfaa per scongiurare
la paventata proroga della data di scadenza prevista dalla legge 149/2001 per il superamento del ricovero in istituto e per richiedere l’approvazione urgente da parte del Governo di un PIANO STRAORDINARIO PER IL DIRITTO DI OGNI MINORE ALLA FAMIGLIA E PER IL SUPERAMENTO DEL RICOVERO IN ISTITUTO con la previsione, all’interno della prossima finanziaria di finanziamenti mirati.
Fortunatamente la Conferenza Stato-Regioni nella sua seduta del 13 settembre ha confermato la scadenza del 31 dicembre 2006: ora attendiamo di conoscere le iniziative che verranno assunte affinché questo obiettivo possa essere realmente raggiunto.
Il CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) ha dato piena adesione alla nostra iniziativa.

Nei giorni scorsi il sottosegretario alla Solidarietà sociale Cecilia Donaggio ha
affermato a proposito del superamento del ricovero in istituto fissato dalla legge
149/2001 al 31 dicembre del 2006: “Non siamo in grado di dire se saremo in grado
di chiuderli entro quella data perché bisogna, aspettare le conclusioni della conferenza
Stato/Regioni del 13 settembre. Bisognaancora monitorare la situazione degli istituti,
l’ultima volta è stata fatta nel 2004…”.
L’Anfaa ha espresso la propria posizione in merito in una lettera aperta inviata a Linda
Lanzillotta, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali; Cecilia Donaggio,
Sottosegretario Ministero Solidarietà Sociale; Vasco Errani, Presidente Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province
autonome di Trento e Bolzano; Giancarlo Galan, Reggente Coordinamento interregionale degli Assessori regionali alle
Politiche sociali, proponendo l’approvazione di un PIANO STRAORDINARIO PER
IL DIRITTO DI OGNI MINORE ALLA FAMIGLIA E PER IL SUPERAMENTO DEL RICOVERO IN ISTITUTO.
In questi ultimi anni l’Anfaa ha ripetutamente denunciato quanto poco stessero facendo
le Istituzioni preposte per concretizzare questo obiettivo, mettendo in evidenza il
rischio reale che il superamento degli istituti entro il 2006 si realizzasse attraverso una
semplice riorganizzazione interna degli stessi e non attraverso l’attivazione degli interventi
alternativi previsti dalla suddetta legge (sostegno alle famiglie d’origine, affidamento
familiare, adozione e comunità di tipo familiare).
Purtroppo la legge n. 149/2001 ha anche modificato in senso peggiorativo la precedente normativa e non ha stabilito nessun
diritto esigibile per i nuclei familiari d’origine, né per i minori che necessitano di essere
affidati a scopo educativo e neppure nuove tutele per chi adotta minori grandicelli o
handicappati.

L’Anfaa ha proposto che il suddetto PIANO STRAORDINARIO – anche attraverso stanziamenti mirati nella prossima legge finanziaria – preveda la definizione da parte del
Parlamento dei LIVEAS, i livelli essenziali di assistenza, previsti dalla legge n. 328/2000 sopra richiamati affinché le Regioni garantiscano:

a) l’esigibilità del diritto del minore a crescere in famiglia, attraverso la previsione
di adeguati sostegni economico-sociali ai nuclei familiari di origine e il supporto degli
affidamenti familiari e delle adozioni, con particolare attenzione a quelle dei minori
ultradodicenni o con disabilità accertate o gravi patologie.

b) l’individuazione delle caratteristiche essenziali delle strutture residenziali, che
dovrebbero essere recepite dalle Regioni, dai Comuni e dalle ASL, nell’ambito delle
rispettive competenze e che dovrebbero comprendere anche le disposizioni relative
all’autorizzazione, alla vigilanza e al controllo delle strutture stesse; queste ultime funzioni
dovrebbero essere attribuite alle Province, per evitare che sia lo stesso ente che gestisce gli interventi a svolgere anche la funzione
di verifica sugli stessi

c) l’attivazione di un’anagrafe, periodicamente aggiornata sulla situazione personale
e familiare dei minori ricoverati nelle strutture residenziali, realizzata con standard di riferimento comuni al fine di consentire il monitoraggio degli interventi cui hanno diritto,
sopra richiamati al punto a).

Queste richieste sui Liveas sono a nostroparere riconducibili alle “prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere
garantiti su tutto il territorio nazionale” così come previste dall’art. 117 della Costituzione.
Detto Piano straordinario dovrebbe anche prevedere l’attivazione da parte del Ministero di Giustizia della Banca dati dei
minori dichiarati adottabili e degli aspiranti genitori adottivi, prevista dall’art. 40, terzo
comma della legge n. 149/2001 (avrebbe dovuto essere realizzata entro il dicembre
2001!). La sua entrata in funzione consentirà di conoscere la reale situazione
dei minori dichiarati adottabili, che non sono stati adottati e di operare per assicurare al più presto il loro diritto ad una
famiglia. Dalla lettura dei dati forniti dal Ministero di Giustizia, Divisione per i minorenni, relativi all’attuazione della legge 184/83
risulta che il numero dei minori italiani dichiarati adottabili è, ogni anno, nettamente
superiore al numero di quelli che vengono adottati con adozione legittimante (secondo
gli ultimi dati disponibili, nel triennio dal 2000 al 2002 i minori dichiarati adottabili sono
stati 3197 e gli affidamenti preadottivo solo 2910). Questa Banca consentirebbe anche
di verificare i motivi del crescente e preoccupante aumento delle adozioni ”nei casi
particolari”.
L’Anfaa ha chiesto inoltre che venga verificata la possibilità che nella realizzazione del PIANO STRAORDINARIO vengano coinvolte le Procure della Repubblica presso i Tribunali per i minorenni,
tenuto conto che in base alla legge n.184/1983 gli istituti di assistenza pubblici
e privati e le comunità di tipo familiare devono trasmettere semestralmente al Procuratore
della Repubblica del luogo ove hanno sede “l’elenco di tutti i minori collocati presso di
loro con l’indicazione specifica, per ciascuno di essi, della località di residenza dei genitori,
dei rapporti con la famiglia e delle condizioni psicofisiche del minore stesso” (art.9, c.2).

Inoltre, lo stesso Procuratore “ogni sei mesi effettua o dispone ispezioni negli istituti di
assistenza pubblici o privati” e “può procedere a ispezioni straordinarie in ogni tempo”
(art. 9, c. 3).
* * *
Riportiamo qui di seguito il Comunicato emanato il 27 luglio scorso dal Coordinamento PIDIDA – “Per i Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza”, cui l’Anfaa aderisce:

DALLA PARTE DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI COINVOLTI NEL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE, CONTRO IL RISCHIO DELL’INDIFFERENZA
Come Associazioni e ONG che si occupano di diritti dei bambini e degli adolescenti in
Italia e nel mondo, esprimiamo una forte preoccupazione per l’evolversi della situazione nei territori palestinesi, in Israele e in Libano.
Le Agenzie ONU, così come le ONG che operano sul territorio, negli ultimi giorni hanno
denunciato come i bambini delle zone del conflitto siano costretti a vivere in un contesto
di violenza, d’insicurezza e di paura estrema.
Ancora una volta il diritto dei bambini e degli adolescenti alla vita viene negato sotto
gli occhi indifferenti dell’opinione pubblica mondiale.
Appelli e dichiarazioni di Agenzie internazionali, Associazioni, Organizzazioni non
Governative e singoli si stanno succedendo in modo incalzante in questi ultimi giorni, a
testimoniare la volontà comune di non rimanere inermi rispetto alle tragiche conseguenze di tali episodi di violenza.
Per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, in osservanza della Convenzione ONU sui
diritti dell’infanzia, per il rispetto del diritto internazionale umanitario e delle risoluzioni internazionali, affinché i bambini e gli adolescenti non debbano pagare l’incapacità degli adulti di costruire un futuro, ci appelliamo ai parlamentari italiani
ci appelliamo ai parlamentari europei ci appelliamo ai governi dei G8
ci appelliamo alle Nazioni Unite a favore di un impegno determinante della Comunità internazionale, affinché i palestinesi e gli israeliani costruttori di pace non
vengano lasciati soli, affinché bambine ebambini, ragazze e ragazzi di ambo le parti
possano avere un futuro. Chiediamo ai sindaci, ai consigli comunali, ai presidenti delle
regioni, ai consigli regionali, alle associazioni, alle ONG, ai singoli cittadini di sottoscrivere
quest’appello.
Appello sottoscritto da:
Amnesty International Sezione italiana, Anfaa, Associazione Nessun Luogo è Lontano, Associazione Osservatorio sui Minori, CIAI, Italia
Nostra, La Gabbianella, MAIS, P.AI.D.E.I.A., Save the Children Italia, Terre des Hommes –
Italia, UNICEF Italia

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