torna all’indice del Bollettino 02-03/2005 – Settembre / Ottobre 2005

Come abbiamo più volte rilevato, il numero degli alunni adottati e affidati è notevolmente cresciuto e l’Anfaa ha assunto numerose iniziative (incontri e corsi per insegnanti, genitori, ecc.) per favorire la loro piena integrazione, rispettando la storia personale di ognuno.

Un contributo determinante per il superamento dello stereotipo che fonda i legami familiari esclusivamente sui legami biologici, è stato fornito con i libri Siamo tutti figli adottivi e L’affidamento si impara a scuola, che contengono unità didattiche sulla filiazione e la genitorialità, in cui sono privilegiati i rapporti affettivi e formativi rispetto a quelli cosiddetti «del sangue», mettendo in primo piano il diritto di tutti i bambini, compresi quelli in situazione di handicap, a crescere in una famiglia e in un contesto accogliente. Le unità didattiche suggerite stimolano la sensibilità sociale dei ragazzi sui problemi dell’infanzia con difficoltà familiari o in stato di adottabilità, confermando così che il sistema scolastico può anche farsi carico di alcuni aspetti dell’educazione sociale e familiare.

Particolarmente intensa su questa tematica è stata l’azione svolta dalla sezione Anfaa di Novara, che negli anni scorsi ha sperimentato in diverse scuole dell’obbligo nuovi strumenti di comunicazione.

Ultimo, in ordine di tempo, è la realizzazione del Cd-rom «Il bosco delle betulle», basato sul gioco e la narrazione, di cui uniamo una breve presentazione della dottoressa Matilde Treno.

Ulteriori informazioni possono essere richieste a Emilia Pistoia, Presidente della sezione Anfaa di Novara (via Roggia Ceresa 24, 28100 Novara, telefono 0321/625.912, e-mail: emiliapistoia@virgilio.it).

 

 

Testo della presentazione

 

Lo spirito fondamentale del gioco (e la sua qualità essenziale) è l’assoluta imprevedibilità: un folletto inafferrabile e sfuggente (Nannetti).

Il gioco è una parte indispensabile nella cre-scita del bambino e determinante per avviare un sano apprendimento di tipo motorio, psichico, sociale.

Con l’attività ludica il bambino, infatti, impara ad agire senza lasciarsi scoraggiare dagli errori e senza pensare al tempo, sviluppando così la sua creatività e fantasia.

Il gioco rilassa il bambino e, come accade per l’adulto, diventa alla stesso tempo un diversivo alle tensioni infantili e adolescenziali.

Attraverso il gioco è anche possibile avvicinarsi a tematiche complesse e difficili come l’adozione e l’affidamento familiare che sono spesso incomprensibili per un bambino, ma con i colori, le forme, la fantasia, la narrazione e la propria «magica» rappresentazione pittorica si aiuta il bambino e la classe ad ascoltare senza timore ciò che l’adulto racconta.

Il Cd realizzato offre proprio la possibilità di affrontare questi argomenti percorrendo «un sentiero magico» in cui lo spettatore incontra personaggi del mondo animale con cui interagire, da osservare, sostenere e «svelare».

Durante la narrazione delle varie storie i protagonisti di ogni vicenda affrontano un problema oppure un dramma che risolveranno grazie al riconoscimento dei loro «oggetti magici» (stelle brillanti, scrigni, diari fantastici …), il cui intenso e profondo potere trasformativo consentirà di approdare a un lieto fine.

La rappresentazione del contenuto del Cd è graficamente intuitiva, il percorso e la ricerca delle storie avviene in un ambiente virtuale semplice e rassicurante.

Il cammino interattivo contenuto nel Cd accompagna il bambino mano nella mano durante tutto il viaggio. Di tanto in tanto appaiono dei questionari a cui è necessario rispondere per riprendere il percorso narrativo e raggiungere uno spazio immaginario in cui, con pennello e matita attivati dal mouse, è possibile «metterci del proprio» colorando qua e là.

Il percorso, tuttavia, non si ferma solo a questo.

Il disegno, la riflessione personale e i ruoli dei personaggi possono trasformarsi e dar vita a un gioco collettivo. La competenza dell’insegnante, o dell’educatore, che condurrà l’esperienza descritta consentirà, nel rispetto dell’individualità di ogni bambino, di riconoscere le difficoltà e le potenzialità di ogni personaggio della storia, anche attraverso un confronto e un’analisi dei punti di forza del gruppo stesso che potranno essere rappresentati, discussi e condivisi con gli altri.

Il Cd «Il bosco delle betulle» è uno strumento di grande utilità in quanto offre un «dizionario grafico, linguistico ed espressivo» in grado di trasmettere valori e offrire argomenti indispensabili per la crescita del bambino e del gruppo, incoraggiando così «all’ascolto delle proprie emozioni» e alla condivisione del proprio vissuto emotivo con gli altri.

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