torna all’indice del Bollettino 1 2013

Petizione per il diritto alla famiglia

L’Anfaa ha aderito alla Petizione

UNA FIRMA PER DONARE FUTURO

Petizione per il diritto dei bambini e dei ragazzi a crescere in una famiglia
promossa dal “Comitato per il diritto dei minori a crescere in una famiglia”

PETIZIONE POPOLARE AL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA PERMANENTE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME E AI PRESIDENTI DELLE REGIONI BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, LAZIO, PUGLIA, SICILIA, ABRUZZO E MOLISE PER L’ATTUAZIONE DI URGENTI MISURE DI TUTELA DEL DIRITTO DEI MINORI A CRESCERE IN UNA FAMIGLIA.

(TESTO RIDOTTO. Per conoscere il testo integrale della Petizione vai su www.dirittoallafamiglia.it)

I sottoscritti cittadini chiedono al Presidente della Conferenza permanente delle Regioni e delle Province Autonome e ai Presidenti delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Molise di adottare urgenti provvedimenti per tutelare il diritto dei bambini e dei ragazzi a crescere in famiglia.

IL PROBLEMA. I dati sui “minori fuori famiglia”, diffusi a fine 2012 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mettono in evidenza la diffusa difficoltà di assicurare a tutti i bambini e i ragazzi la tutela del diritto di crescere in un contesto familiare. Nonostante queste evidenti esigenze, assistiamo, specie negli ultimi anni, alla progressiva riduzione delle risorse pubbliche a ciò destinate, il che produce un grave deterioramento del sistema di tutela familiare e minorile italiano.

LE “REGIONI FUORI FAMIGLIA”. Da molti e diversi fronti viene evidenziato quanto lo sviluppo dell’affidamento familiare in Italia sia caratterizzato da una forte disomogeneità territoriale. Queste differenze si colgono anche nel confronto tra le regioni, tant’è che, incrociando alcuni indicatori emersi dalla citata indagine ministeriale, è stato possibile comporre una sorta di graduatoria delle regioni italiane, evidenziando quali sono quelle virtuose e quali quelle più in difficoltà. In particolare otto regioni italiane, che simbolicamente definiamo “regioni fuori famiglia”, mostrano standard molto inferiori alla già mediocre media nazionale. Si tratta di Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Molise, e cioè, praticamente, tutto il Sud Italia e parte del Centro.

SETTE URGENTI MISURE DA ATTIVARE. Per reagire alla situazione sopra descritta la presente petizione chiede alle Regioni d’Italia (per il tramite della Conferenza permanente delle Regioni e delle Province Autonome), e con speciale intensità alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Molise, di recepire le sei urgenti misure di seguito elencate:

1) Sancire solennemente il diritto a crescere in famiglia, mediante un’integrazione degli Statuti Regionali.

2) Assicurare l’esigibilità del diritto a crescere in famiglia, fissando gli standard obbligatori dei servizi che i comuni, singoli o associati, dovranno attivare e garantendo lo stanziamento di risorse finanziarie in misura sufficiente.

3) Assicurare un assetto adeguato dei servizi per la famiglia e l’infanzia, tra cui i servizi per l’affido, e riconoscere il ruolo delle associazioni familiari.

4) Promuovere l’affidamento familiare, inteso come strumento che integra, senza sostituire, il ruolo delle figure genitoriali, assicurando ai minori adeguate cure, mantenimento, istruzione e relazioni affettive.

5) Attivare sostegni mirati alle famiglie in crisi, agli affidamenti familiari e alle adozioni difficili, assicurando: adeguate misure di sostegno ai nuclei familiari a rischio al fine di prevenire gli allontanamenti dei figli; la preparazione e il sostegno dei minori, delle famiglie d’origine e delle famiglie affidatarie; l’erogazione di un contributo spese adeguato alle esigenze dei minori accolti; percorsi di accompagnamento verso l’autonomia per gli affidati diventati maggiorenni; il sostegno economico dell’attività svolta dalle reti e dalle associazioni familiari; l’erogazione, ai genitori di minori adottati di età superiore ai dodici anni e a quelli con handicap accertato, di un contributo economico analogo al rimborso spese previsto per le famiglie affidatarie.

6) Monitorare i minori “fuori famiglia”, assicurando rilevazioni ed analisi aggiornate sul fenomeno dell’affidamento familiare e delle comunità per minori.

7) Definire standard minimi nazionali delle comunità per minori, affinché le diverse tipologie siano disciplinate in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.

Per ulteriori info sulla petizione e sul comitato promotore o per aderire on line, visita il sito www.dirittoallafamiglia.it

Petizione promossa dal “Comitato per il diritto dei minori a crescere in una famiglia”, coordinato da Progetto Famiglia Onlus, federazione di enti no profit per i minori e la famiglia (sede nazionale: via Adriana, 18 – 84012 Angri – SA, tel. 081.91.55.48, fax 081 513..31.29, info@progettofamiglia.org – www.progettofamiglia.org), e da Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari (info@puntofamiglia.net – www.puntofa­miglia.net). Ulteriori adesioni al comitato sono riportate sul sito www.dirittoallafamiglia.it. La Petizione è patrocinata dalla FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici).