Dalla Commissione per le Adozioni internazionali: Dati sulle adozioni internazionali concluse nel 1° trimestre 2023
Dati sull’adozione nazionale e internazionale
Dati sull’adozione nazionale
I bambini dichiarati adottabili in Italia si attestano stabilmente a poco più di 1.000 l’anno.
- Dati forniti dall’ISTAT
- Dati forniti dal ministero della giustizia – direzione generale di statistica
Gran parte dei minori adottabili trova una famiglia adottiva in tempi relativamente brevi: ogni anno si registrano mediamente oltre 90 decreti di adozione ogni 100 dichiarazioni di adottabilità. Resta però una percentuale di minorenni che non vengono adottati, perché grandi e/o con disabilità accertata. Purtroppo, ancora ad oggi, non vengono forniti dati sull’età e su eventuali disabilità dei minori adottabili.
Inoltre, i casi dei bambini adottabili non sono “abbinabili” a tutte le disponibilità delle famiglie, presentate nei diversi Tribunali per i Minorenni italiani.
Le cause sono da ricercarsi in un duplice ordine di fattori:
- nella mancanza della “Banca Dati Nazionale dei Minori Dichiarati Adottabili e delle coppie disponibili all’adozione”, benché siano trascorsi 10 anni da quando avrebbe dovuto essere operativa (entro il dicembre 2001); questo ritardo è particolarmente grave in quanto non solo avrebbe consentito di avere dati aggiornati sui minori che, pur adottabili, non vengono adottati, ma avrebbe anche facilitato il miglior abbinamento per i minori, mettendo in rete coppie adottanti e bambini adottabili di tutti i Tribunali per i Minorenni italiani;
- nel mancato sostegno alle adozioni complesse, dal momento che risulta ancora inattuato il comma 8 dell’’art. 6 della legge 149/2001 secondo cui «Nel caso di adozione dei minori di età superiore a dodici anni o con handicap accertato ai sensi dell’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, lo Stato, le Regioni e gli enti locali possono intervenire nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci, con specifiche misure di carattere economico, eventualmente anche mediante misure di sostegno alla formazione e all’inserimento sociale, fino all’età di diciotto anni degli adottati».
In merito ai dati dell’adozioni “in casi particolari”, è indispensabile fare qualche riflessione. Questa tipologia di adozione, disciplinata dall’art.44 legge 184/83, è consentita ad adottanti che non hanno i requisiti previsti per l’adozione legittimante (quindi anche ai single) e non ha effetti legittimanti (è revocabile, non elimina i rapporti con la famiglia d’origine e, soprattutto, non crea lo status di figlio legittimo). La bassa percentuale delle adozioni legittimanti rispetto a quelle “in casi particolari”, deducibile dai dati sopracitati, induce a domandarsi se l’effetto non legittimante dell’adozione “in casi particolari” sia rispettoso del superiore interesse del minore. Nella sua ultima Raccomandazione anche il Comitato ONU ha espresso le sue perplessità sull’uso improprio di tale istituto.
Dati sull’adozione internazionale
La progressiva diminuzione delle domande e delle coppie ritenute idonee, evidenziata dai dati sopracitati, potrebbe portare, nel medio periodo, ad una significativa diminuzione del numero di adozioni. Le cause vanno ricercate nei seguenti fattori:
- nei costi troppo elevati dell’adozione
una recente ricerca del Cergas Bocconi colloca il valore delle spese sostenute dagli enti solo sul territorio nazionale in almeno 7.500 euro; tali costi si trasferiscono inevitabilmente sulle famiglie, rendendo molto oneroso il percorso adottivo, specie in un contesto complessivo di crisi economica. E sempre più numerose sono perciò le segnalazioni di famiglie che si avvicinano all’istituto dell’adozione internazionale, ma vi rinunciano proprio a causa dei crescenti oneri economici. Sintesi dei risultati della ricerca Cergas sono disponibili nei siti degli enti promotori dell’indagine come il CIAI, www.ciai.it o in www.famigliacristiana.it/; www.viasarfatti25.unibocconi.it.; - nell’innalzamento dell’età media dei bambini adottabili e nella tipologia di bimbi proposti per l’abbinamento
come risulta dai dati sopracitati, i bambini che hanno bisogno di essere adottati sono sempre più grandi e/o con problemi di salute o con disabilità; a volte lo stesso decreto di idoneità contiene dei vincoli relativi all’età massima dei minori adottabili: tale prassi appare poco funzionale in considerazione del fatto che il momento dell’abbinamento avviene anche dopo diversi anni dalla pronuncia del decreto di idoneità e la coppia, nel frattempo, può avere maturato una diversa e maggiore capacità di accoglienza; - nei tempi di attesa molto lunghi
i tempi lunghi (si calcolano dai 2 ai 4 anni di attesa) sono dovuti alla procedura per ottenere l’idoneità dal Tribunale per i minorenni, che spesso supera gli 8 mesi previsti per legge e alla procedura estera. Spesso le coppie non rappresentano una risposta alle realtà dei bisogni dei bambini segnalati dall’estero.
Altra questione rilevante è il numero degli Enti autorizzati: 65 iscritti all’Albo sono davvero molti, sia per le coppie che devono sceglierne uno sia per la CAI, che deve garantire un accurato controllo sulla loro operatività in Italia e all’estero. Sarebbe auspicabile – così come raccomandato dal Comitato ONU – prevedere una riduzione numerica degli Enti autorizzati all’adozione internazionale, elevando gli standard di qualità.
Scheda a cura dell’Anfaa
Trovate qui sotto un elenco di altri articoli che trattano l’argomento “i dati sull’adozione”
Quando l’adozione va in crisi
Dalla ricerca sulle crisi adottive si evidenzia l'importanza della preparazione delle coppie e la necessità
Adozioni, sempre meno al Sud
Marco Giordano, del Tavolo Nazionale Affido - di cui Anfaa fa parte - ha commentato i dati relativi ai minori parcheggiati incomunità, con particolare riferimento al Centro Sud. "Donare Futuro" è una campagna - partita
Presentato il 7°Rapporto CRC sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza
Il 17 giugno u.s. il Gruppo CRC ha presentato a Roma il 7°Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
6° Rapporto CRC sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Segnaliamo la pubblicazione del 6° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza - CRC (consultabile qui) Il Gruppo CRC, come