Affidamento e Scuola
Perché parlarne a scuola
Quel che sul piano educativo viene fatto o trascurato nelle famiglie e nelle scuole […] ha delle ripercussioni non solo sui bambini e sui giovani direttamente interessati, ma indirettamente anche sulle comunità di vita alle quali essi appartengono e sul loro avvenire. Per questa ragione l’educazione dei giovani non è un affare puramente privato dei genitori, ma interessa anche la società nel suo insieme. (Brezinka, 1989)
La scuola continua ad essere l’ambiente in cui i bambini e i ragazzi si misurano con gli altri, sia sul piano relazionale che degli apprendimenti, e costituisce per ognuno di loro un’ importante occasione di verifica del proprio valore e di costruzione della propria identità.
Negli ultimi anni, la scuola italiana ha registrato un notevole incremento della frequenza di alunni con situazioni personali e familiari complesse, ed un aumento delle problematiche sociali ed educative legate agli aspetti di una società interculturale.
La scuola deve, quindi, contribuire ad un corretto processo di integrazione-socializzazione, al superamento di stereotipi culturali, alla promozione del cambiamento sociale,accogliendo le diversità e dando loro un significato ed un valore.
Di seguito le Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori dalla famiglia di origine
Tutto su Accoglienza in classe di bambini in affido o adottati
Una riflessione seria e concreta, ad esempio, andrebbe fatta rispetto all’accoglienza in classe di bambini e ragazzi adottati o in affido familiare. Questi alunni sono da considerare una risorsa perché offrono l’occasione di ragionare, con le dovute cautele e con il massimo rispetto, su nuovi concetti di famiglia e solidarietà, e di confrontarsi sui vissuti, a volte complessi ma sempre emotivamente arricchenti.
Una interessante sentenza della Cassazione sul sostegno
Scheda a cura dell’Anfaa